Studio Guido Moretti

LA CASA DI HATRA

 

Guido Moretti
Donata Bori

LA CASA DI HATRA
Uso delle risorse ambientali e climatiche
nella tradizione abitativa mediterranea
Edizioni Tipoarte Bologna 2005

Pagine: 306
N. illustrazioni: 806
Formato: 210X275


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La Casa di Hatra: titolo enigmatico per un libro che riporta in copertina una donna velata. Un invito a sfogliarlo. E all’interno troviamo le rivelazioni: conoscenze e saperi accumulati nei secoli da popolazioni che li hanno affinati nelle condizioni ambientali più dure, come le aree di desertificazione. Una ricognizione minuziosa che, dalle architetture “della sottrazione”, cioè da tutto l’habitat rupestre o ipogeo, arriva alle grandi opere come le “torri del vento” iraniane, o alle tecniche per creare quella rete di canali che solcano il sottosuolo delle zone aride per prelevare l’acqua dove c’è e trasferirla dove serve, dal Marocco all’Oman, la cui estensione è uno dei dati più impressionanti di questo lavoro. Veniamo a conoscenza delle “camere dello scirocco” realizzate al di sotto dei palazzi, per resistere alle giornate più calde dell’estate palermitana, o della tecnologia che permise ad uno stupito Marco Polo di essere dissetato da un sorbetto fresco al sapore di frutta, in pieno deserto. La validità del lavoro, al di là del suo considerevole apporto documentativo, risiede nella riflessione che esso ispira attorno alle possibili applicazioni di queste culture millenarie: certamente non con la semplice riproposizione delle ritrovate tecnologie, quanto attraverso l’assunzione delle ragioni che ne stanno alla base, per attualizzarle con le acquisizioni di cui oggi disponiamo.Territorio vastissimo, argomenti complessi, saperi smarriti: un impegno di ricerca rilevante per gli Autori. Un impegno che si è tradotto in un volume brillante, nel quale la scientificità dei contenuti si accompagna all’attenzione per la divulgazione di qualità. Grazie quindi all’Amico Guido Moretti e alla giovane Donata Bori per l’ottimo risultato che ci viene offerto, con l’auspicio che esso sia di stimolo per nuovi traguardi. (Fabio Roversi Monaco - Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna).

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